Capita di bloccarsi assorti in contemplazione di cose esteticamente fuori dell’ordinario.
La mia opinione è che questo accada non per una naturale tendenza al bello, ma proprio perché di perfetto a questo mondo non c’è nulla. E quando qualcosa vi si avvicina in controluce, non possiamo che bloccarci, proprio come di fronte ad un’onda di Tsunami.
Quello che ci fa rimanere attoniti non è quindi la corrispondenza tra l’idea e la forma, ma il fatto che questa forma si stacca dalle altre forme che a milioni captiamo ogni giorno, come la luce al mattino.
Questo – nella mia opinione – spiega perché assistiamo con la stessa inquietudine ad una statua di Michelangelo, o ad una spaventosa espressione della natura, come un temporale.
Rispondi